13/12/2025
Lucia di Siracusa, conosciuta come santa Lucia è stata una martire cristiana di inizio IV secolo durante la grande persecuzione voluta dall’imperatore Diocleziano. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa che ne onorano la memoria il 13 dicembre. È invocata come protettrice della vista.
L'antico convento francescano della SS. Annunziata fu fondato nel 1225 da S. Antonio di Padova.
L'antica tradizione, tramandata da diversi storiografi, narra che S. Antonio in viaggio per Noto si fosse fermato per alcuni giorni a Vizzini ed avesse celebrato la Messa nella chiesa dell'Annunziata.
Dopo il terremoto del 1693, diroccatosi tanto il convento che il chiostro e la chiesa dell'Annunziata, i francescani ricostruirono il convento in parte sui suoi ruderi e, approfittando dell'abbandono della chiesa di S. Caterina, se ne appropriarono, ricostruendola e ingrandendola, e ne fecero la chiesa del convento, dedicandola all'antica chiesa dell'Annunziata.In essa trasportarono l'intera nicchia dedicata a S. Antonio, scolpita in stile barocco, la quale fa ancora bella mostra all'interno dell'edificio.
La chiesa ad unica navata, decorata da pregevolissimi affreschi, raffiguranti personaggi del Vecchio e Nuovo Testamento, ha un prospetto settecentesco, oggi ingabbiato da ponteggi per lavori di restauro e consolidamento. All'interno custodisce altari con nicchie adorne di colonne tortili e sormontate da timpani spezzati, di tele ad olio, come quella dell'Annunciazione di Maria, di S. Francesco d'Assisi, di ottima fattura del ‘700. Sull'altare maggiore, di marmo con tabernacolo di argento dorato, le statue di S. Lucia e altre statue, sempre d'epoca di autori ignoti, raffiguranti l'Immacolata e S. Antonio da Padova.
Come ogni anno la festa di Santa Lucia in Sicilia è stata accompagnata dai sapori e dalle tradizioni interamente sicule. Ne è un esempio il piatto della cuccìa a base di frumento e ceci. Ormai tipica tradizione annuale, trova il suo fondamento a seguito di una grave carestia che colpì la Sicilia nella seconda metà degli anni ’40.
Altre protagoniste indiscusse delle nostre tavole sono le impanate (o in dialetto “mpanate”). Il ripieno delle impanate cambia a seconda del gusto dei commensali.
Pare che siano apparse intorno al XVII come piatto molto diffuso tra le popolazioni contadine.
Auguri di buon onomastico a chi porta il suo bel nome!