Officina delle Mamme,Babybrains,Parto Positivo,Comunicazione Efficace

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Officina delle Mamme,Babybrains,Parto Positivo,Comunicazione Efficace psicologa perinatale. Sostegno al ruolo genitoriale dalla gravidanza all’adolescenza.

Un bambino che improvvisamente ha mal di pancia ogni mattina, che si sveglia di notte gridando, che smette di parlare fl...
29/09/2025

Un bambino che improvvisamente ha mal di pancia ogni mattina, che si sveglia di notte gridando, che smette di parlare fluentemente o che diventa insofferente e oppositivo non sta solo “facendo i capricci”. Sta dicendo, con il linguaggio che ha a disposizione, che qualcosa nella sua vita emotiva non trova spazio per essere accolto. I sintomi nei bambini non sono mai un dettaglio da sottovalutare. Non sono segnali isolati, ma rappresentano il tentativo del loro sistema emotivo di farsi sentire. Un corpo che si ammala, un sonno che si interrompe, un comportamento che cambia bruscamente: tutto questo è il linguaggio del non-detto, dell’emozione che non riesce a essere condivisa....

Un bambino che improvvisamente ha mal di pancia ogni mattina, che si sveglia di notte gridando, che smette di parlare fluentemente o che diventa insofferente e oppositivo non sta solo “facendo i ca…

Nel precedente articolo ho raccontato come, al Simposio Internazionale di Suicidologia alla Sapienza di Roma, sia emersa...
28/09/2025

Nel precedente articolo ho raccontato come, al Simposio Internazionale di Suicidologia alla Sapienza di Roma, sia emersa con forza l’urgenza di cambiare la narrativa sul suicidio: non più “malattia” o “debolezza”, ma espressione di un dolore mentale insopportabile. Un altro intervento che mi ha colpita ha affrontato un tema tanto delicato quanto concreto: il ruolo dell’impulsività nei disturbi affettivi. Il gesto che sorprende tutti Molti familiari raccontano di episodi improvvisi e drammatici: una persona depressa che sembrava tranquilla, magari a cena con i suoi cari, si alza di colpo e compie un gesto irreparabile....

Nel precedente articolo ho raccontato come, al Simposio Internazionale di Suicidologia alla Sapienza di Roma, sia emersa con forza l’urgenza di cambiare la narrativa sul suicidio: non più “malattia…

26/09/2025

“Abbiamo troppo sottovalutato il dolore della mente ed oggi ne stiamo pagando le conseguenze”. Non usa giri di parole Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università di Padova ed esperta di psicologia dell’apprendimento. Il 23 settembre la do...

Ogni anno più di 700.000 persone nel mondo muoiono per suicidio. Solo in Italia si contano circa 4.000 casi: numeri che ...
25/09/2025

Ogni anno più di 700.000 persone nel mondo muoiono per suicidio. Solo in Italia si contano circa 4.000 casi: numeri che ci ricordano come il suicidio non sia un evento raro, ma una realtà dolorosa e ancora troppo silenziata. Ho partecipato in questi giorni al Simposio Internazionale di Suicidologia presso l’Università La Sapienza di Roma, un appuntamento che da vent’anni raccoglie studiosi, clinici e operatori impegnati nella prevenzione. Da questa esperienza torno con molte riflessioni che desidero condividere con chi mi segue – genitori, ragazzi, adulti – perché credo che parlare apertamente di questi temi sia il primo passo per spezzare il tabù che spesso ci isola....

Ogni anno più di 700.000 persone nel mondo muoiono per suicidio. Solo in Italia si contano circa 4.000 casi: numeri che ci ricordano come il suicidio non sia un evento raro, ma una realtà dolorosa …

✨ Cervello della terapeuta durante una seduta ✨Oggi un mio paziente è rimasto stupito perché gli ho riportato un dettagl...
11/09/2025

✨ Cervello della terapeuta durante una seduta ✨
Oggi un mio paziente è rimasto stupito perché gli ho riportato un dettaglio di una cosa detta… a marzo. Per lui era incredibile che io me lo ricordassi.
Ed è qui che sta la differenza: la presenza di ascolto di un professionista non è la stessa che portiamo nelle chiacchiere al bar. È un ascolto che si mette davvero al servizio, che rimane, che tiene traccia.

Certo, dentro la testa della terapeuta passano mille pensieri — da quelli più pratici (“devo fare pipì”) a quelli più emotivi (“vorrei abbracciarti”, “sono così orgogliosa di te”).
Ma il filo che tiene insieme tutto è uno: esserci.
Con attenzione, con memoria, con quella presenza che permette al paziente di sentirsi visto e accolto.

Perché la terapia non è fatta di parole qualsiasi: è fatta di parole che restano, che si legano, che costruiscono.
E quell’ascolto, completamente presente, è parte di ciò che rende lo spazio terapeutico così diverso e prezioso

Ci sono parole che fanno paura solo a pronunciarle. Suicidio è una di queste. Per troppo tempo è stata nascosta, sussurr...
10/09/2025

Ci sono parole che fanno paura solo a pronunciarle. Suicidio è una di queste. Per troppo tempo è stata nascosta, sussurrata, rimossa. Ma i silenzi non proteggono: i silenzi isolano, i silenzi uccidono. Il 10 settembre, Giornata Internazionale per la Prevenzione del Suicidio, ho partecipato alla proiezione del docufilm Come stanno i ragazzi, promosso dall’associazione La Tazza Blu, fondata da Rocchina e da suo marito dopo la morte della figlia Giulia. Una ragazza come tante: interessi, sogni, amicizie. Eppure dentro di lei cresceva un dolore muto, mai detto fino in fondo....

Ci sono parole che fanno paura solo a pronunciarle. Suicidio è una di queste. Per troppo tempo è stata nascosta, sussurrata, rimossa. Ma i silenzi non proteggono: i silenzi isolano, i silenzi uccid…

Chat su WhatsApp Ogni anno la stessa storia: a giugno prometti che l’estate ti rimetterà in sesto. Sole, mare, sonno arr...
23/08/2025

Chat su WhatsApp Ogni anno la stessa storia: a giugno prometti che l’estate ti rimetterà in sesto. Sole, mare, sonno arretrato. Poi torni e scopri che quello che ti faceva star male è ancora lì. Uguale. Perché le ‘ferite antiche’ non rimarginano sciolgono con un tuffo. Le parti che hai imparato a costruire per sopravvivere — quella che sorride, quella che fa finta di niente, quella che “regge”, quella che controlla, quella che fa sintomi— non si mettono in vacanza. Ti tengono a galla, ma non ti fanno vivere. Ed è proprio questo il punto: reggere non basta....

Chat su WhatsApp Ogni anno la stessa storia: a giugno prometti che l’estate ti rimetterà in sesto. Sole, mare, sonno arretrato. Poi torni e scopri che quello che ti faceva star male è ancora lì. Ug…

Ieri è morto Michel Odent.Il medico che ha cambiato il modo di guardare alla nascita.La sua voce ci ha ricordato che il ...
22/08/2025

Ieri è morto Michel Odent.
Il medico che ha cambiato il modo di guardare alla nascita.

La sua voce ci ha ricordato che il bambino non è un “piccolo adulto”, ma un mammifero, con bisogni scritti nella biologia: contatto, calore, latte, amore.

Ha insegnato che il parto è un processo involontario, guidato dal corpo e dagli ormoni, non dalle istruzioni. Che la madre, per partorire e allattare, ha bisogno di intimità, sicurezza, silenzio.

Ha mostrato che ciò che accade nel tempo primale – gravidanza, nascita, primi mesi di vita – lascia tracce profonde nella salute, nella capacità di amare, persino nel futuro della nostra specie.

Non era un personaggio comodo: parlava di mammiferi quando tutti parlavano di “umanizzazione”, denunciava gli abusi della medicina quando ancora sembrava un’eresia. Ma proprio per questo la sua eredità è luminosa: ci ha insegnato a proteggere l’amore come fatto biologico, e non solo come sentimento.

Per me, psicologa perinatale, è stato un maestro.
Lo saluto con gratitudine: le sue parole continueranno a vivere ogni volta che difendiamo l’intimità della nascita e la dignità dei legami primari.

Dal mito della genitorialità perfetta alla libertà di essere “sufficientemente buoni” Se c’è un filo rosso che lega le f...
18/08/2025

Dal mito della genitorialità perfetta alla libertà di essere “sufficientemente buoni” Se c’è un filo rosso che lega le famiglie contemporanee è l’iper-investimento sui figli. Non si fanno più bambini per dovere sociale o imperativo biologico, ma per scelta, e proprio per questo ogni figlio diventa un “progetto di vita” a cui dedicare aspettative, sogni, tempo e risorse. È qui che nasce il mito della genitorialità perfetta: quell’idea che il figlio debba riuscire a tutti i costi, perché il suo successo conferma la “bontà” della scelta di metterlo al mondo ....

Dal mito della genitorialità perfetta alla libertà di essere “sufficientemente buoni” Se c’è un filo rosso che lega le famiglie contemporanee è l’iper-investimento sui figli. Non si fanno più bambi…

Adolescenza: non un’età ingrata ma un passaggio necessario Per anni si è detto che l’adolescenza è un’età “difficile” o ...
17/08/2025

Adolescenza: non un’età ingrata ma un passaggio necessario Per anni si è detto che l’adolescenza è un’età “difficile” o addirittura “ingrata”. In realtà non è un tunnel da attraversare aspettando che passi, ma una fase evolutiva necessaria. I cosiddetti falsi miti dell’adolescenza – pigri, ribelli, ostinati – nascondono un lavoro immenso che il cervello e il corpo stanno portando avanti per costruire un’identità adulta. Cervello adolescente: cosa succede davvero? Gli studi neuroscientifici, tra cui quelli di Daniel Siegel, ci mostrano che l’adolescenza è una seconda grande rivoluzione cerebrale. Dopo l’infanzia, il cervello si riorganizza:...

Adolescenza: non un’età ingrata ma un passaggio necessario Per anni si è detto che l’adolescenza è un’età “difficile” o addirittura “ingrata”. In realtà non è un tunnel da attraversare aspettando c…

Chat su WhatsApp Quando l’attaccamento diventa trauma e ci segue nella genitorialità Crescere dovrebbe essere un’esperie...
14/08/2025

Chat su WhatsApp Quando l’attaccamento diventa trauma e ci segue nella genitorialità Crescere dovrebbe essere un’esperienza piena di mani che tengono, sguardi che rassicurano, parole che guidano. Ma per molti bambini — più di quanti immaginiamo — il legame che dovrebbe offrire protezione è anche quello che ferisce. E no, non parliamo solo di abusi espliciti, ma di tante, troppe forme sottili di trascuratezza emotiva, di sintonie mancate, di paure non accolte. È in questo scenario che nasce il trauma dell’attaccamento. Quel tipo di ferita che non arriva all’improvviso, come un fulmine, ma che si costruisce giorno dopo giorno in relazioni disorientanti, a volte ambigue, spesso segnate da un paradosso: chi dovrebbe proteggermi è anche chi mi fa male....

Chat su WhatsApp Quando l’attaccamento diventa trauma e ci segue nella genitorialità Crescere dovrebbe essere un’esperienza piena di mani che tengono, sguardi che rassicurano, parole che guidano. M…

Dopo metà agosto succede sempre. Lo sguardo corre verso settembre come se fosse la pagina bianca di un quaderno nuovo, a...
12/08/2025

Dopo metà agosto succede sempre. Lo sguardo corre verso settembre come se fosse la pagina bianca di un quaderno nuovo, ancora senza scarabocchi. E nella testa parte, in sordina, la lista: Da settembre farò la dieta, lezioni di inglese, palestra, yoga, leggerò di più, mangerò meglio, userò meno il cellulare… Una lista che assomiglia in modo inquietante a quella di “in vacanza farò” (camminare, leggere, cucinare sano…), e che puntualmente finisce disattesa, lasciandoci quel leggero retrogusto di frustrazione e senso di colpa. Ecco, non voglio aggiungere un’altra voce a quell’elenco infinito che a novembre ci fa dire: non l’ho fatto e mi sento una c***a....

Dopo metà agosto succede sempre. Lo sguardo corre verso settembre come se fosse la pagina bianca di un quaderno nuovo, ancora senza scarabocchi. E nella testa parte, in sordina, la lista: Da settem…

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