Micro

Micro MICRO è: organizzazione di eventi, arte contemporanea, progetti culturali e spazio espositivo.
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Concepito come “spazio in movimento” aperto alla sperimentazione, MICRO presenta mostre, performance, ed eventi che coinvolgono artisti di diversa provenienza. Nato come osservatorio sulla creatività emergente, ospita le ultime tendenze dell’arte attraverso un’accurata selezione di opere nei più diversi ambiti.

LO SCATTO DI OGGI - Scarlett Johansson fotografata da Vincent Peters, New York, 2017Uno specchietto portatile. Tutto que...
17/12/2025

LO SCATTO DI OGGI - Scarlett Johansson fotografata da Vincent Peters, New York, 2017

Uno specchietto portatile. Tutto quello che serve a Vincent Peters per trasformare un ritratto in qualcosa di più stratificato.
Scarlett Johansson si guarda, noi guardiamo lei che si guarda, e da qualche parte in mezzo c’è la macchina fotografica di Peters che tiene insieme il gioco.

Il fotografo tedesco, classe 1969, ha fatto del bianco e nero la sua firma. Peters lavora con le celebrity da anni, attori, modelle, volti noti.
Oggi vive a New York. Le sue foto sono finite al Palazzo Reale di Milano, in musei, gallerie. Ma lui fotografa ancora come se nessuno lo conoscesse.

LO SCATTO DI OGGI - Un papà mostra la sua abilità alla figlia. (Melbourne, Australia, 1940 circa)Melbourne, primi anni Q...
14/12/2025

LO SCATTO DI OGGI - Un papà mostra la sua abilità alla figlia. (Melbourne, Australia, 1940 circa)

Melbourne, primi anni Quaranta. Mentre l’Australia era immersa nella Seconda Guerra Mondiale, la vita quotidiana andava avanti. E i circhi continuavano a girare.

In quegli anni il circo era ancora una delle forme di intrattenimento più popolari in Australia. Compagnie come il Wirth’s Circus e l’Ashton’s Circus attraversavano il paese, montando tendoni in città e periferie. Gli artisti erano spesso famiglie intere: si nasceva e si cresceva sotto il tendone, l’abilità si tramandava di padre in figlio.

Un attimo rubato in un prato di Melbourne. Non sappiamo chi l’ha scattata, ma qualcuno l’ha conservata. Quasi un secolo dopo è ancora qui a raccontare.​​​​​​​​​​​​​​​​

10/12/2025

ADDIO AD ANNA TOSCANO, POETESSA DI PAROLE LIBERE​​​​​​​​​​​​​​​​

Ci ha lasciato l’8 dicembre Anna Toscano, a soli 55 anni. L’ha annunciato il marito Gianni Montieri in un post che commuove: “Anna, la mia Anna, la mia adorata Anna, da stamattina è libera, è andata”.

Poetessa, scrittrice, fotografa, docente a Ca’ Foscari, Anna aveva fatto di Venezia la sua casa. Viveva da sette anni dietro campo Santo Stefano, dove osservava la città con quello sguardo capace di trovare poesia nei masegni, nelle calli, nei panni stesi. Amava raccontare storie di donne spesso fragili ma potenti, restituendo voce a biografie dimenticate.

Nel 2023 aveva scritto “Il calendario non mi segue. Goliarda Sapienza”, un libro che era diventato un piccolo caso editoriale, anticipando la riscoperta della scrittrice siciliana. Nel 2018 era uscita la sua raccolta “Al buffet con la morte”, dove la morte non era un’astrazione ma una presenza domestica, intimamente frequentata .

In una delle sue poesie aveva scritto: “Voglio un’eternità piena di parole, libere”. Parole che oggi suonano come un testamento per chi ha fatto della libertà - intesa come responsabilità verso sé stessa e gli altri - la propria cifra.

Ci mancherà la tua luce, Anna.

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LO SCATTO DI OGGI -   e   a Parigi, fotografati il 12 agosto 1916 da  .In un pomeriggio d’agosto del 1916, mentre la Gra...
10/12/2025

LO SCATTO DI OGGI - e a Parigi, fotografati il 12 agosto 1916 da .

In un pomeriggio d’agosto del 1916, mentre la Grande Guerra continuava, un gruppo di artisti si ritrova davanti al Café de la Rotonde a Montparnasse.

Cocteau impugna la Kodak della madre e scatta 21 fotografie di quella giornata bohémienne, catturando “la vita dell’arrière”, quella dietro le linee del fronte . Oltre a Modigliani e Picasso, ci sono Max Jacob, Moïse Kisling, André Salmon, Henri-Pierre Roché in uniforme militare, Manuel Ortiz de Zárate, Marie Vassilieff e Pâquerette , la celebre mannequin di Paul Poiret, allora compagna di Picasso, descritta come “la regina dell’incontro” con i capelli raccolti in bandeau e un elegante vestito.

Secondo Billy Klüver, che negli anni ‘80 ha ricostruito meticolosamente quella giornata, questo raduno è legato al Salon d’Antin organizzato da André Salmon nel luglio 1916, dove Picasso mostrò per la prima volta al pubblico “Les Demoiselles d’Avignon”.

La Rotonde, fondata da Victor Libion nel 1911, era leggendaria per accettare disegni su tovaglioli come pagamento del caffè, tanto che le sue pareti erano spesso ricoperte di opere di Picasso, Rivera e altri.

Proprio in quei mesi, Modigliani dipinge il ritratto di Cocteau su una tela riciclata di Kisling: venduto per 5 franchi, finì come pagamento degli 11 franchi che Kisling doveva al proprietario del caffè.

LO SCATTO DI OGGI - Marc Chagall con sua moglie (e musa) Bella RosenfeldTrentacinque anni insieme, attraverso l’arte, l’...
08/12/2025

LO SCATTO DI OGGI - Marc Chagall con sua moglie (e musa) Bella Rosenfeld

Trentacinque anni insieme, attraverso l’arte, l’esilio e la guerra. Si incontrano nel 1909 a Vitebsk, Bielorussia. Marc ha 22 anni, Bella 14. Lui è un giovane pittore di una famiglia ebrea povera, lei la figlia brillante di ricchi gioiellieri. Entrambi venivano dalla stessa comunità ebraica di Vitebsk,ma i Rosenfeld non approvano.

Marc scrive nella sua autobiografia My Life: “Il suo silenzio è il mio, i suoi occhi i miei. È come se conoscesse tutto della mia infanzia, del mio presente, del mio futuro.”
Bella ricorda: “I suoi occhi erano così blu come se fossero caduti direttamente dal cielo. Erano occhi strani… lunghi, a mandorla… e ognuno sembrava navigare da solo, come una piccola barca.”

Si sposano nel 1915. La loro vita è fuga continua. Nel 1922 scappano dal regime sovietico, attraversano la Lituania e la Germania prima di stabilirsi a Parigi nel 1924. Nel 1941, arrestati a Marsiglia, fuggono a Lisbona e poi a New York. Vitebsk viene occupata dai nazisti. La popolazione ebraica sterminata.

Il 2 settembre 1944 Bella muore di setticemia da streptococco. Marc scrive: “Il tuono rombò, le nuvole si aprirono alle sei della sera del 2 settembre 1944, quando Bella lasciò questo mondo. Tutto si fece buio.”

Smette di dipingere per nove mesi. Gira le tele verso il muro. Quando riprende, dedica tutto a preservare la memoria di Bella. Pubblica Burning Lights, illustra per vent’anni il taccuino di lei con ritratti colorati di loro due insieme.

Bella continuerà a vivere nella sua arte fino alla morte di Marc nel 1985. Gli amanti volanti, le spose, i bouquet con figure sospese. Come se lei continuasse a toccare le sue tele dall’altra parte.

ADDIO A MARTIN PARR  (1952-2025) 🖤Sabato ci ha lasciati a 73 anni uno dei più grandi fotografi degli ultimi 50 anni.Per ...
07/12/2025

ADDIO A MARTIN PARR (1952-2025) 🖤

Sabato ci ha lasciati a 73 anni uno dei più grandi fotografi degli ultimi 50 anni.
Per decenni ha fotografato gente in spiaggia, ai Luna Park, nei supermercati. Scatti che nessuno avrebbe mai detto potessero diventare arte. E invece.

Con i suoi colori esagerati e quel flash sempre puntato sulle persone, ha fatto quello che oggi fa chiunque con Instagram, solo che lui l’ha fatto trent’anni prima e infinitamente meglio.

Cartier-Bresson lo odiava, diceva venisse da un altro pianeta. Forse aveva ragione.
Ciao Martin.

“Why shoot the messenger?” - Martin Parr

COMPLEANNI ILLUSTRI -  6 DICEMBRE -  ALFRED EISENSTAEDT (1898-1995)Nasceva oggi il grande maestro della fotografia: Alfr...
06/12/2025

COMPLEANNI ILLUSTRI - 6 DICEMBRE - ALFRED EISENSTAEDT (1898-1995)

Nasceva oggi il grande maestro della fotografia: Alfred Eisenstaedt, per gli amici "Eisie".

Nato nel 1898 a Dirschau, nell'allora Prussia occidentale, la sua vita ha attraversato il Novecento. Giovanissimo, appena diciassettenne, si arruola durante la Prima guerra mondiale, una resilienza che lo accompagnerà per tutta la vita.

La fotografia diventa presto il suo linguaggio. Una Leica M3 come fedele compagna, con cui cattura istantanee che racconteranno più di mille parole.

La sua foto più celebre è quel bacio a Times Square scattata nel 1945, simbolo di una gioia liberatoria dopo anni di guerra. Un marinaio e un'infermiera che si abbracciano, ignari di diventare l'immagine stessa della speranza.

Ebreo, costretto a fuggire dalla Germania nazista nel 1935, trova rifugio a New York. Per Life Magazine, diventa l'occhio del mondo. Le sue fotografie attraversano i volti di un'época: da Sophia Loren a Ernest Hemingway, da Marilyn Monroe ai presidenti.

Ma c’è uno scatto che fa tremare: il ritratto di Joseph Goebbels a Ginevra nel 1933. In quegli "occhi dell'odio", Eisie cattura qualcosa di più: la brutalità di un'ideologia che stava per travolgere l'Europa.

Dopo una carriera ricca di successi, si ritira nell'incantevole isola di Martha's Vineyard. Qui, tra i fari e le onde, continua a inseguire l'attimo fuggente fino all'ultimo respiro.

Ci lascia nell'agosto del 1995, nella sua amata isola, dopo aver trasformato la fotografia in una vera e propria missione di vita.

Auguri coraggioso Eisie!​​​​​​​​​​​​​​​​

LO SCATTO DI OGGI - Marino Marini nel suo studio a Milano (1952)Siamo nello studio di via Eustachi a Milano, e Marini gi...
05/12/2025

LO SCATTO DI OGGI - Marino Marini nel suo studio a Milano (1952)

Siamo nello studio di via Eustachi a Milano, e Marini gioca con uno dei suoi “Cavalli e cavalieri”, il tema che ha attraversato tutta la sua carriera.

Il cavallo di Marini non è mai trionfale. È arcaico, etrusco, devastato dalla guerra. Dopo Hiroshima, lo scultore toscano trasforma questo tema classico in simbolo di un’umanità in caduta libera. Ma qui, nell’intimità dello studio milanese, c’è un momento di gioco. L’artista si appropria fisicamente dell’opera, la abita, la sfida con una leggerezza che stride con la drammaticità del soggetto.

Marini aveva studiato pittura e incisione prima di dedicarsi alla scultura: in questa foto si legge la sua sensibilità verso lo spazio, la composizione, il rapporto tra pieno e vuoto.

​​​​​​​​​​​​​​​​artivisive

LO SCATTO DI OGGI - Paul Klee e Wassily Kandinsky mentre bevono un tè, Dessau 1929Foto di Nina KandinskyNel 1926 Klee e ...
04/12/2025

LO SCATTO DI OGGI - Paul Klee e Wassily Kandinsky mentre bevono un tè, Dessau 1929
Foto di Nina Kandinsky

Nel 1926 Klee e Kandinsky divennero vicini di casa a Dessau, in Germania.: vivevano in una delle case bifamiliari progettate da Gropius per i docenti del Bauhaus. Questa vicinanza si riflesse nelle creazioni dei due artisti, che non smisero mai di esplorare.

A fotografarli è Nina, moglie di Kandinsky. Si erano sposati nel febbraio 1917 a Mosca, quando Kandinsky era tornato in Russia durante la guerra. Nina lo seguì sempre, anche attraverso gli anni difficili della rivoluzione e poi in Germania.

Nel 1929, anno di questa foto, tra i due artisti si sviluppava un vero dialogo creativo di cui restano tracce visibili nelle loro opere.

Negli anni Trenta il clima politico in Germania divenne pericoloso. Il governo tedesco definì la loro arte degenerata e la ritirò dalle collezioni pubbliche. Per sfuggire alle persecuzioni dovettero lasciare il paese: Kandinsky andò a Parigi, Klee tornò a Berna. Si videro per l’ultima volta nel 1937, quando Kandinsky con Nina fece visita all’amico.

L’amicizia durò fino al 1940, quando Klee morì a causa di una rara malattia.

LO SCATTO DI OGGI - uno scatto di Mimmo Jodice: Andy Warhol e Joseph Beuys a Napoli (1980)È il primo aprile 1980 e Napol...
02/12/2025

LO SCATTO DI OGGI - uno scatto di Mimmo Jodice: Andy Warhol e Joseph Beuys a Napoli (1980)

È il primo aprile 1980 e Napoli sta vivendo uno dei suoi momenti più alti. Lucio Amelio, il gallerista che sognava di fare della sua città una capitale dell’arte contemporanea, è riuscito nell’impresa di far incontrare queste due anime opposte: la pop art del capitalismo americano e l’arte concettuale europea. Beuys aveva conosciuto Amelio nel 1971 a Heidelberg, Warhol era arrivato a Napoli per la prima volta nel 1975. Ora erano lì insieme, davanti ai leoni di Piazza dei Martiri, per l’inaugurazione della mostra “Beuys by Warhol”.

A fotografarli è Mimmo Jodice, uno dei più grandi fotografi italiani, che con questo scatto passerà alla storia. Nato nel Rione Sanità nel 1934, autodidatta, aveva fondato nel 1970 la prima cattedra di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Collaborava con i grandi artisti che Amelio faceva arrivare in città, Warhol, Beuys, Kounellis, Rauschenberg, in una stagione irripetibile in cui Napoli era diventata una fucina di sperimentazione.

La foto divenne il manifesto della mostra, stampata su poster che oggi sono pezzi da collezione. Pochi mesi dopo, il 23 novembre 1980, un devastante terremoto si abbatté sull’Irpinia. Amelio trasformò quella tragedia in arte: nacque il progetto “Terrae Motus”, con artisti di tutto il mondo che risposero alla chiamata.

Mimmo Jodice è morto il 28 ottobre scorso, a 91 anni. Ci lascia questo scatto indimenticabile, due giganti in una Napoli in fermento.

Indirizzo

Viale Mazzini, 1
Rome
00195

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 19:00
Martedì 15:00 - 19:00
Mercoledì 15:00 - 19:00
Giovedì 15:00 - 19:00
Venerdì 15:00 - 19:00

Telefono

+39 347 0900625

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Nato come osservatorio sulla creatività emergente, ospita le ultime tendenze dell’arte attraverso un’accurata selezione di opere nei più diversi ambiti. Concepito come “spazio in movimento” aperto alla sperimentazione, MICRO presenta mostre, performance, ed eventi che coinvolgono artisti di diversa provenienza.