
02/07/2025
Le residenze fluide sono partite e domani ospitiamo le prime due prove aperte!
Giovedì 3 luglio dalle 18:00 i due collettivi apriranno il lavoro al pubblico per spiegare i rispettivi progetti e ricevere feedback. Uno spazio condiviso, ibrido e informale per mostrare retroscena dei progetti e confrontarsi con curios* o addett* ai lavori tra dubbi, curiosità e metodi.
Vuoi partecipare? Compila il form al link in bio (o stories)! Non è obbligatorio, ma ci aiuta a contarci.
[segue da card] Il cuore del progetto pulsa nel concetto di resistenza silenziosa: frammenti di poesia si trasformano in movimento, le note diventano colore, i corpi si fanno strumenti di una narrazione viscerale. Non ci sono ruoli fissi, un interscambio fluido, come il vento che dà il nome al progetto, evocando la sensibilità femminile, incostante, passionale, capace di scavare solchi profondi.
Il "vento rosso" è la metafora chiave: un soffio che modella e dissolve, come la drammaturgia stessa, in costante mutamento. Ogni replica è un organismo vivo, plasmato dall’energia del momento e dal dialogo tra le performer. Non c’è staticità, ma un equilibrio fragile tra caos e controllo, tra l’urgenza di gridare e il pudore di sussurrare.
Vent Rouge non è solo performance, ma un manifesto: celebra l’imperfezione, il gesto incompiuto, la bellezza effimera di ciò che resiste. Un invito a riconoscere, nelle pieghe della storia, il fremito di chi ha osato cambiare il mondo, una lettera d’amore al coraggio silenzioso che ancora oggi soffia, rosso e instancabile.
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Anatomia di un ricordo
[segue da card] Il titolo scelto evoca un corpo freddo, sezionato metodicamente in ogni sua parte, il quale coesiste con il ricordo, un collante effimero, ma indispensabile, che osserva la realtà attraverso uno sguardo opaco, liquido. Il ricordo infatti richiama al presente
qualcosa che non è più qui
o non è più
adesso.
Non nella sua forma originale.
E che però, per il solo tornare in cuore
[o corpo],
rivive sentimento concreto,
esperienza diretta.
È la possibilità di consultare il passato,
di interrogarlo,
di distendercisi
ancora [...].