Organizzazioni eventi e cultura

Organizzazioni eventi e cultura gestione eventi è un po' di storie da raccontare

"Pensavo che la cosa peggiore della vita fosse restare solo. Non è così. La cosa peggiore della vita è stare con persone...
20/06/2025

"Pensavo che la cosa peggiore della vita fosse restare solo. Non è così. La cosa peggiore della vita è stare con persone che ti fanno sentire solo."
Robin Williams

"Quel ballerino aveva una calzamaglia così stretta che non solo si distingueva il sesso, ma anche la religione."Woody Al...
20/06/2025

"Quel ballerino aveva una calzamaglia così stretta che non solo si distingueva il sesso, ma anche la religione."

Woody Allen.

Quando Robin Williams entrava in una stanza, sembrava che la luce cambiasse. Quando Christopher Reeve volava nei cieli c...
19/06/2025

Quando Robin Williams entrava in una stanza, sembrava che la luce cambiasse. Quando Christopher Reeve volava nei cieli come Superman, il mondo credeva che tutto fosse possibile. Ma la loro storia più bella non è quella dei riflettori. È quella che pochi conoscono. Quella che parla di un'amicizia profonda, nata tra i banchi della Juilliard School di New York, molto prima della fama.

Erano giovani, squattrinati e pieni di sogni. Dividevano la stanza, il frigorifero (quasi sempre vuoto) e le risate. Christopher era serio, disciplinato. Robin era caos e genialità. Ma si completavano. E da allora, si scelsero come fratelli.

Poi la vita accadde. Reeve diventò Superman. Williams divenne Mork, poi un’icona. Ognuno prese il volo nella propria direzione. Ma rimasero uniti. Sempre.

Nel 1995, un destino crudele cambiò tutto. Christopher cadde da cavallo durante una gara di equitazione. Rimase paralizzato dal collo in giù. Per mesi, lottò con il dolore, la rabbia, la voglia di arrendersi. Finché, un giorno, mentre era ancora in ospedale, disperato e senza speranza, vide entrare un uomo con un camice da chirurgo russo, parlando con accento assurdo. Era Robin.

Fece il buffone. Gli disse che dovevano operarlo subito per rimuovere un oggetto dal retto. E per la prima volta, dopo giorni, Christopher rise. Pianse. E capì che ce l’avrebbe fatta.

Anni dopo, Reeve raccontò: “Quella risata fu il primo segno che ero ancora vivo. Robin mi salvò la vita quel giorno. E continuò a farlo, ogni volta che veniva a trovarmi.”

Robin Williams non mancò mai di stare accanto all’amico. Lo sostenne moralmente, finanziariamente, emotivamente. Mai davanti alle telecamere, mai per farsi vedere. Solo per amore. “Lui era il mio Superman,” disse Robin una volta. “Io gli prestavo solo un po’ di felicità.”

Quando Christopher Reeve morì nel 2004, Robin fu devastato. Ma continuò a parlare di lui, con rispetto, con gratitudine, con quella malinconia che chi conosce il dolore sa riconoscere.

Oggi, a guardarli indietro, ci accorgiamo che erano due supereroi. Uno volava nei cieli. L’altro nelle anime.

E insieme, hanno mostrato al mondo che l’amicizia vera non ha bisogno di applausi. Solo di esserci. Anche quando tutto crolla. Soprattutto, allora.

“Ho dormito per strada, mi sono rotto le ossa e mi hanno chiamato stupido… ma non ho mai smesso di provarci.”Quando sono...
19/06/2025

“Ho dormito per strada, mi sono rotto le ossa e mi hanno chiamato stupido… ma non ho mai smesso di provarci.”

Quando sono nato, i miei genitori non sapevano se ridere o piangere. Mi soprannominarono “Chan Kong-sang” — nato a Hong Kong.
Quello che non sapevano è che la mia vita sarebbe diventata un film… e non sempre una commedia.

I miei genitori erano così poveri che hanno quasi deciso di vendermi da neonato.
A 7 anni fui mandato in una scuola di opera cinese che sembrava più una prigione che una classe.
Niente letti, solo pavimenti duri.
La disciplina? Arrivava sotto forma di bastonate.

Rimasi lì chiuso per più di dieci anni, ad allenarmi 19 ore al giorno.
Imparai a cantare, recitare, fare acrobazie…
Ma soprattutto, imparai a sopportare il dolore.
Mi sono rotto il naso, le dita, una caviglia…
Una volta sono caduto da un palazzo e quasi sono morto.
Ma non ho mai detto “non ce la faccio”.
Mentre tutti sognavano di diventare una star, io volevo solo sopravvivere facendo ciò che amavo.
Ogni caduta era un’occasione per dimostrare che ero più forte del giorno prima.

Quando finalmente iniziai a recitare, tutti dicevano che ero solo una br**ta copia di Bruce Lee.
Mi prendevano in giro perché ero basso, per il mio viso buffo, perché mescolavo comicità e arti marziali.
Ma quello ero io.
Quello era Jackie Chan.

Ho fatto lo stuntman per quasi niente, rischiando la vita mentre gli altri si portavano a casa i premi.
Hollywood mi ha sbattuto la porta in faccia più di dieci volte… ma io continuavo a sorridere.
Perché ogni volta che cadevo, mi rialzavo con una capriola!

“Se mai cadrai così forte da non sapere come andare avanti… ricorda: le ossa guariscono, ma mollare lascia cicatrici che non si vedono.”
– Jackie Chan

19/06/2025
Da oggi usciranno tutte frasi sulla principessa influencer ....una al giorno
18/06/2025

Da oggi usciranno tutte frasi sulla principessa influencer ....una al giorno

"Tornatore l'ho incontrato nel 1986 per la sua opera prima come regista de 'Il Camorrista' e decise che mi voleva nel ca...
16/06/2025

"Tornatore l'ho incontrato nel 1986 per la sua opera prima come regista de 'Il Camorrista' e decise che mi voleva nel cast. All’inizio avrei dovuto interpretare un altro personaggio, ma Giuseppe si convinse che io dovevo essere Alfredo Canale e forse ci ha visto lungo più di tutti, perché ancora oggi per strada la gente mi ferma e non dice: “Guarda, c’è Nicola Di Pinto”, ma “Guarda, quello è Alfredo Canale!”. E da lì abbiamo iniziato a lavorare tanto insieme, quasi in ogni sua pellicola: Nuovo Cinema Paradiso, L’uomo delle stelle, La leggenda del pianista sull’oceano fino alla mia ultima apparizione in suo film, ne La sconosciuta."

Auguri all'artista partenopeo Nicola Di Pinto che oggi compie 78 anni.

🌟 Trasforma i Tuoi Sogni in Realtà a Napoli - Diventa una Stella della Moda e della Tv! 🌟✨       Napoli si sta facendo s...
02/06/2025

🌟 Trasforma i Tuoi Sogni in Realtà a Napoli - Diventa una Stella della Moda e della Tv! 🌟✨

Napoli si sta facendo strada come capitale della moda e dello spettacolo, aprendo porte a sogni e aspirazioni per molti giovani affascinati da questo mondo scintillante. 🎭👗 Mondo Eventi Campania Agency, guidata dall'esperto Carlo Sommella , è in prima linea nella ricerca di nuovi talenti pronti a brillare.

Due Sfilate, due opportunità Uniche:
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Si dice che la volpe si libera delle pulci in un modo davvero particolare. Si avvicina lentamente all'acqua e inizia a i...
01/06/2025

Si dice che la volpe si libera delle pulci in un modo davvero particolare. Si avvicina lentamente all'acqua e inizia a immergersi, poco a poco.

Le pulci, infastidite, cominciano a salire sempre più… fino a ritrovarsi tutte sul suo muso.

Poi, la volpe si immerge completamente.

E il gioco è fatto. Le pulci spariscono.

Lo stesso accade quando una persona forte affronta momenti difficili.

Poco a poco gli amici la abbandonano.

I conoscenti si dileguano.

Scompaiono coloro che aiutava, che nutriva con energia, tempo, generosità.

Se ne vanno persino i familiari. Soci, colleghi, compagni di anni di lavoro—tutti si allontanano.

E la persona forte rimane sola… nelle fredde acque dell'avversità. Triste. Vuota. Confusa.

Perfino Aristotele ha provato quella solitudine. Nel suo momento più duro—non gli rimase nessun amico.

Ma sai una cosa?

Erano pulci. Parassiti travestiti da amici.

Si nutrivano di te, trovavano rifugio sotto la tua pelle—lo dico con rispetto.

E più lungo sarà l'inverno della tua vita, più parassiti si lasceranno andare via con la corrente.

Questo è il dono nascosto del momento difficile.

Un "meno" che in realtà è un "più":
Ti stai purificando.
Ti stai guarendo.
Stai recuperando energia.

Non rimpiangere chi se ne va quando cadi.

Ringrazia perché finalmente vedi chi è chi.

E come la volpe… esci dall'acqua più forte, più pulito, più te stesso.

A cinque anni p***e suo padre.A sedici lasciò la scuola.A diciassette aveva già collezionato quattro licenziamenti.A dic...
23/05/2025

A cinque anni p***e suo padre.
A sedici lasciò la scuola.
A diciassette aveva già collezionato quattro licenziamenti.

A diciotto si sposò, e nei quattro anni successivi provò a fare il macchinista ferroviario, ma fu un fallimento. Si arruolò nell’esercito, lavorò nelle cucine, ma alla fine tornò a casa, con poche certezze e molti sogni infranti.

Provò ad entrare a giurisprudenza, ma fu rifiutato. Tentò allora la strada delle assicurazioni, ma anche lì lo licenziarono.
A diciannove diventò padre.
A vent’anni sua moglie lo lasciò, portandosi via la loro bambina.

Lavorò come cuoco e lavapiatti in una tavola calda, ma fu ancora una volta licenziato. Cercò disperatamente di riprendersi la figlia, senza riuscirci. Solo più tardi convinse la moglie a tornare.

Per anni visse di lavoretti, senza trovare mai una direzione chiara, né un posto nel mondo.

A 65 anni arrivò la pensione: 105 dollari al mese.
Era esausto, deluso, convinto di aver fallito su tutta la linea. Pensò seriamente di farla finita.
Ma non lo fece.

Seduto sotto un albero, con una vita di sconfitte alle spalle, prese carta e penna e scrisse tutto ciò che aveva fatto. E tra quelle righe confuse, trovò una costante: era bravo a cucinare.
In particolare… il pollo.

Prese in prestito 87 dollari da un amico, si mise a friggere pollo con la sua ricetta, e iniziò a venderlo porta a porta ai vicini, nello stato del Kentucky.

Quel piccolo gesto, nato dal dolore e dal coraggio, accese una scintilla.

Quel fallito, quel vecchio con una lunga lista di “no” alle spalle, era Harland David Sanders.
Il mondo lo avrebbe presto conosciuto come il Colonnello Sanders, fondatore della Kentucky Fried Chicken (KFC).

A 65 anni voleva morire.
A 88 anni era diventato multimilionario.

Non è mai troppo tardi.
Puoi iniziare ovunque, da qualsiasi punto. Anche dalle ceneri.

Il fallimento non è la fine. È solo un bivio.
E solo il tuo atteggiamento può decidere dove andrai.

Non mollare. Mai.
Ricomincia. Anche oggi.

Vero!!
22/05/2025

Vero!!

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+393516288671

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