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genze Ciao, siamo genze. Un gruppo di giovani volontari con la voglia di creare nuovi stimoli nella città!

da leggere fino alla fineee ⤵️🔎GENZE DI DOMANI🔍Anche quest’anno sta per volgere al termine e, inevitabilmente, guardiamo...
03/12/2025

da leggere fino alla fineee ⤵️

🔎GENZE DI DOMANI🔍
Anche quest’anno sta per volgere al termine e, inevitabilmente, guardiamo a come sarà il prossimo. Come esseri umani, l’idea del futuro ci accompagna da sempre: a volte promessa, a volte minaccia, a volte uno specchio deformante del nostro presente. Ci chiediamo continuamente cosa accadrà domani, o dopodomani e poi il giorno ancora successivo, come se in quella sequenza infinita di “domani” ci fosse la risposta a ciò che siamo.
Proviamo allora a fare un piccolo sforzo immaginativo: andiamo ancora più avanti. Non nel futuro remoto delle leggende, né in quello immediato dei buoni propositi (se ne abbiamo), ma in un tempo intermedio, abbastanza lontano da essere diverso ma abbastanza vicino da parlarci ancora. Ed è facendo riferimento a questo frangente temporale che ci chiediamo: come saranno le persone? Quali saranno le loro turbe, le loro passioni, i loro rapporti con il mondo che le circonda?
In questa rassegna, tre visioni differenti di futuri possibili ci accompagneranno in un percorso che non vuole fare previsioni su ciò che verrà, ma esplorare ciò che potremmo diventare: come potremmo essere noi e la genze di domani.

📣 Secondo mese, nuova CALL TO ACTION!
Come interpretate questa rassegna? Qual’è Genze di domani per voi?
Rendete vostra questa rassegna, regalateci il vostro sguardo, illustrazioni, poesie, video e qualsiasi altra cosa bella che fate!
Avete tempo fino al 31 DICEMBRE per inviarci i vostri lavori (mail o DM).
E poi? Ovviamente ci saranno delle sugose sorprese🍝

Vi aspettiamo al Genze di domani, dopodomani e domani ancora ancora genze genze c***o c***o

Giù la maschera. 🕵️‍♂️✨Finalmente sveliamo le carte della call to action di novembre: Depistaggi!! Ci avete regalato dei...
03/12/2025

Giù la maschera. 🕵️‍♂️✨
Finalmente sveliamo le carte della call to action di novembre: Depistaggi!!

Ci avete regalato dei veri plot twist: colori inaspettati, ironia e momenti che (ammettiamolo) ci hanno pure fatto commuovere un po’.
I “colpevoli” di queste opere sono tutti taggati nelle foto. (+ samueleb90210 che non riusciamo ad inserire le tag)🏷️

Il vostro compito ora? Interrogateli qui sotto! 👇 Fatevi raccontare i retroscena, le ispirazioni o perché hanno scelto proprio quel dettaglio per depistarci.

Intanto tenetevi pronti, il caso di dicembre si apre a breve... 🎬

Ultimo film della rassegna Depistaggi: Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986) 🩸Memorie di un’ultima serata depistag...
02/12/2025

Ultimo film della rassegna Depistaggi: Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986) 🩸
Memorie di un’ultima serata depistaggiana genziana 🫧
✅ Abbiamo imparato che per risolvere i casi serve fissare il vuoto con la musica synth a palla (o forse no?) 🎹
🐅 Ma i nostri outfit erano un omaggio agli anni ‘80 o è stata una coincidenza perfetta?! 🔎
🥘 MA SOPRATTUTTO ora che la rassegna è finita... cosa bolle in pentola?! A cosa serviranno quelle foto bizzarre scattate ieri?!
Questo ed altre mille domande senza risposte solo da genze c**o genze
Vi aspettiamo con… GENZE DI DOMANI.. o dopodomani, o dopodomani ancoraaaaaa 👋👋👋

🎬 MANHUNTER / Frammenti di un omicidio - Michael Mann, 1986 📝 commento genze by CarloUna delle maggiori stranezze dell’e...
30/11/2025

🎬 MANHUNTER / Frammenti di un omicidio - Michael Mann, 1986

📝 commento genze by Carlo
Una delle maggiori stranezze dell’esistenza è che ne esperiamo come fosse un unico pianosequenza in soggettiva lungo decenni: una sola, ininterrotta ripresa frontale in cui il montaggio non interviene mai davvero a spezzare il nostro punto di vista e ad interpolarlo con quello degli altri. Un vero delitto: essere condannati - non potendo noi essere loro - a dibatterci nella camicia di forza della domanda
“come staranno?”, senza poterne veramente abitare l’interiorità. Un processo che, per Sartre, si svolgerebbe “a porte chiuse”.
Ma “l’inferno sono gli altri”? È dura liberarsi dal loro giudizio condizionante (forse la ragione per cui dall’intimo di ciascuno si può ti**re fuori, come da un cilindro, un mostro tipo “Tooth Fairy” in questo film), però più terrificante ancora è l’idea di non poterli mai veramente raggiungere. Ci prova Will Graham, detective scosso dalla sua stessa tendenza all’empatia, forse instabile come i maniaci sanguinari che tenta di capire, nel cui vissuto tenta letteralmente di immergersi rischiando di annegare. Come in uno specchio d’acqua che non gli ritorna mai la propria immagine (fate caso a quante volte avvicina volto e mani a superfici riflettenti come a volersi cercare), magari ricoperto da quel ghiaccio sottile che subito si infrange sull’abisso e rimanda ad una più generale fragilità. (Continua nei commenti 👇🏽)

Memorie di una serata genziana 🫧✅ video di Juan aggiunto alla cartella video da guardare per farsi due risate 🍓 Mikal e ...
24/11/2025

Memorie di una serata genziana 🫧

✅ video di Juan aggiunto alla cartella video da guardare per farsi due risate

🍓 Mikal e Mati erano vestite a tema o è stata una coincidenza perfetta?! 🔎

🥘 MA SOPRATTUTTO cosa bolle in pentola?! A cosa serviranno quelle foto bizzarre?!

Questo ed altre mille domande senza risposte solo da genze c**o genze

Ogni venerdì ore ventuno baci 💋

🎬 MEMORIE DI UN ASSASSINO - B**g Joon-ho, 2003📝 Commento genze by Strap Per la serie “film asiatici” oggi abbiamo: un ca...
22/11/2025

🎬 MEMORIE DI UN ASSASSINO - B**g Joon-ho, 2003

📝 Commento genze by Strap
Per la serie “film asiatici” oggi abbiamo: un campo di riso, tre detective e una scia di donne
morte. E noi, spettatori impotenti, intrappolati in un rollercoaster che serpeggia tra la risata e
il disagio. B**g Joon-ho (sì, quello di “Parasite”) ci riporta indietro nel tempo, in una rurale
Corea del Sud sfregiata da un serial killer invisibile, inafferrabile. La polizia del posto è
inetta, incompetente e violenta: converrete con me che niente di quanto elencato può aiutare
nelle indagini, ma mi fa credere che nell’estremo oriente degli anni ‘80 (indipendentemente
dal fatto che si tratti di terraferma, pen*sole o isole) i tutori della legge avessero le mani calde
e raramente in tasca (i ricordi di “Violent Cop” si intensificano). Quando la personificazione
della legge è la prima a viaggiare sul filo del rasoio della stessa, allora si è cucinati. Davanti
ad una minaccia che continua a colpire nonostante gli sforzi, il crollo è solamente questione
di tempo. Si ride per non piangere, si dice. Un mood rispecchiato da una dicotomia costante,
mischiato come il Taegeuk rosso e blu sulla bandiera coreana. Il sangue e la pioggia.
L’istinto e la disperazione diventano l’unico carburante in grado di spingerci oltre, esasperati.
Scena dopo scena diventa tutto più umido, più vero.
La violenza smette di essere caricatura, la risata si strozza e ci troviamo a fissare lo
schermo come Park Doo-man fissa l’abisso.

Depistaggi continua la sua rassegna con un film che è storia del cinema politico italiano. Parliamo di... INDAGINE SU UN...
17/11/2025

Depistaggi continua la sua rassegna con un film che è storia del cinema politico italiano. Parliamo di... INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO! 💥

Il capo della Mobile commette un omicidio e lascia indizi... perché? 🧐 Un gioco di potere e paranoia che non smette di far riflettere.

E voi, cosa ne pensate di questo classico di Elio Petri? Dite la vostra nei commenti! 👇

Vi ricordiamo che è ancora attiva la CALL TO ACTION per portare un TUO contributo libero in riferimento alla rassegna. A fine mese succosi premi... maggiori info nel post dedicato! 🎁🎬

🎬 𝑰𝒏𝒅𝒂𝒈𝒊𝒏𝒆 𝒔𝒖 𝒖𝒏 𝒄𝒊𝒕𝒕𝒂𝒅𝒊𝒏𝒐 𝒂𝒍 𝒅𝒊 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒔𝒐𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒐 - 𝒅𝒊 𝑬𝒍𝒊𝒐 𝑷𝒆𝒕𝒓𝒊, 𝟏𝟗𝟕𝟎ℒ𝒶 𝒹𝑜𝒸𝒾𝓁𝑒 𝓂𝒶𝓃𝑜 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝑔𝒾𝓊𝓈𝓉𝒾𝓏𝒾𝒶... 𝓂𝑜𝓇𝒹𝑒ᴄᴏᴍᴍ...
14/11/2025

🎬 𝑰𝒏𝒅𝒂𝒈𝒊𝒏𝒆 𝒔𝒖 𝒖𝒏 𝒄𝒊𝒕𝒕𝒂𝒅𝒊𝒏𝒐 𝒂𝒍 𝒅𝒊 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒔𝒐𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒐 - 𝒅𝒊 𝑬𝒍𝒊𝒐 𝑷𝒆𝒕𝒓𝒊, 𝟏𝟗𝟕𝟎

ℒ𝒶 𝒹𝑜𝒸𝒾𝓁𝑒 𝓂𝒶𝓃𝑜 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝑔𝒾𝓊𝓈𝓉𝒾𝓏𝒾𝒶... 𝓂𝑜𝓇𝒹𝑒

ᴄᴏᴍᴍᴇɴᴛᴏ ʙʏ ꜰʀᴀɴᴄᴇꜱᴄᴏ ᴇ ꜱᴀʙʙʙʙʙɪ
📝 Come in ogni giallo che si rispetti, si inizia con un omicidio. Ma l’assassino non è un serial killer, o un maniaco. 
Un’indagine narrata dal punto di vista della polizia, dei detective, degli eroi di ogni racconto da Agatha Christie fino ad Andrea Camilleri. 
Le vittime diventano carnefici e viceversa. I boia sono i giudici. 
Elio Petri e Ugo Pirro disegnano delle sagome sulla superficie del foglio bianco che è l’Italia degli anni ‘70, gli anni di piombo, e ognuna di esse non rappresenta per forza una singola figura politica o istituzionale dell’epoca. 
Si tratta di un intero sistema. Ogni figura, ogni pedina si muove seguendo le logiche di un gioco corrotto e la citazione kafkiana alla fine del film esprime esattamente questo: l’arrogante autoassoluzione del Potere in nome della Legge stessa. Il protagonista non è “servo della legge”, ma ne è il padrone; la menzione kafkiana non è altro che una giustificazione, una copertura ideologica dell’abuso di potere messo in atto dal poliziotto a cui lo spettatore ha assistito. In questo senso il film può essere interpretato come un’analisi dell’insidioso rapporto tra Potere e Giustizia il cui paradosso viene incarnato dal protagonista nel momento in cui si ritrova a essere contemporaneamente colui che rappresenta la giustizia e colui che la infrange. 
Ultima nota: colonna sonora indimenticabile di Ennio Morricone.

Novembre inizia col botto! 💥 Eravate in tantissimə 🥹Primissimo film di Depistaggi.Una scena del crimine in Zephiro? 🫣Vi ...
12/11/2025

Novembre inizia col botto! 💥 Eravate in tantissimə 🥹Primissimo film di Depistaggi.
Una scena del crimine in Zephiro? 🫣

Vi ricordiamo che è attiva la CALL TO ACTION per portare un TUO contributo libero in riferimento alla rassegna. A fine mese succosi premi.. maggiori info nel post dedicato 😏

🎬 𝑪𝑼𝑹𝑬 - 𝒅𝒊 𝑲𝒊𝒚𝒐𝒔𝒉𝒊 𝑲𝒖𝒓𝒐𝒔𝒂𝒘𝒂, 1997𝐿’𝑜𝓇𝓇𝑜𝓇𝑒 𝓃𝑜𝓃 è 𝓊𝓃𝒶 𝒾𝓃𝓋𝒶𝓈𝒾𝑜𝓃𝑒 𝑒𝓈𝓉𝑒𝓇𝓃𝒶, 𝓂𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝑒𝓂𝒶𝓃𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝑒 𝒾𝓃𝓉𝑒𝓇𝒾𝑜𝓇𝑒𝘾𝙤𝙢𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙗𝙮 𝙎𝙖𝙗𝙞  📝Ma...
07/11/2025

🎬 𝑪𝑼𝑹𝑬 - 𝒅𝒊 𝑲𝒊𝒚𝒐𝒔𝒉𝒊 𝑲𝒖𝒓𝒐𝒔𝒂𝒘𝒂, 1997

𝐿’𝑜𝓇𝓇𝑜𝓇𝑒 𝓃𝑜𝓃 è 𝓊𝓃𝒶 𝒾𝓃𝓋𝒶𝓈𝒾𝑜𝓃𝑒 𝑒𝓈𝓉𝑒𝓇𝓃𝒶, 𝓂𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝑒𝓂𝒶𝓃𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝑒 𝒾𝓃𝓉𝑒𝓇𝒾𝑜𝓇𝑒

𝘾𝙤𝙢𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙗𝙮 𝙎𝙖𝙗𝙞
📝Mamiya è il Socrate che la società capitalistica giapponese post bolla economica si merita. Il film esce nel 1997 ma l’intero Giappone viveva già dal 1991 un periodo di recessione e forte stagnazione economica i cui effetti deleteri si diffonderanno con echi e risonanze fino alla fine del 2010, dando vita all’espressione “Ventennio perduto”. Ad essere perduta è anche la generazione di quel ventennio e Kiyoshi Kurosawa la mette in scena in Cure: in questo Giappone grigio, vacuo e spettrale non può trovare posto la maieutica del filosofo ateniese bensì serpeggiano pratiche di ipnosi e questo moderno Socrate, un giovane universitario dimentico di se stesso, porta a galla la disperazione e il senso di smarrimento dei giapponesi. Invece di guidare con domande incalzanti il proprio interlocutore attraverso un processo di autocritica delle proprie opinioni, fino a partorire autonomamente la verità, qui la sequenza di domande – le quali ruotano attorno alla fatidica e fatale “chi sei tu?” – punta a sgretolare l’identità già vacillante della controparte. Ma il ragionamento di Kurosawa non si limita esclusivamente all’aspetto sociologico. È all’inizio infatti che assistiamo a un dialogo tra il detective Takabe e lo psichiatra Sakuma, e, agli sforzi del primo per cercare di comprendere i moventi alla base degli omicidi, segue la risposta del secondo: “alle persone piace pensare che un crimine abbia una motivazione dietro. Ma la maggior parte non ne ha”. Alchè Takabe, sventolando davanti alla faccia del collega le foto delle efferate uccisioni su cui sta indagando, risponde stizzito: “quindi qualcuno ha semplicemente fatto una cosa simile?!”. Qual è il senso di questa violenza che sembra infilarsi negli interstizi della quotidianità giapponese? Cosa spinge Mamiya ad agire in quel modo e soprattutto cos’è Mamiya?

da leggere fino alla fineee ⤵️🔎DEPISTAGGI🔍La nostra nuova rassegna di NOVEMBRE vi aspetta 🕵🏻‍♀️ Venerdì 7-14-21-28 prepa...
04/11/2025

da leggere fino alla fineee ⤵️

🔎DEPISTAGGI🔍
La nostra nuova rassegna di NOVEMBRE vi aspetta 🕵🏻‍♀️
Venerdì 7-14-21-28 preparate i vostri strumenti migliori, aguzzate la vostra vista perché questi gialli non si risolveranno da soli 🔍

📣 Da questo mese ci sarà una super novità, diventerete parte della rassegna anche voi!
Come interpretate questa rassegna? Quali sono i depistaggi della vostra anima?
Rendete vostra questa rassegna, regalateci il vostro sguardo, illustrazioni, poesie, video e qualsiasi altra cosa bella che fate!
Avete tempo fino al 30 NOVEMBRE per inviarci i vostri lavori (mail o DM).
E poi? Ovviamente ci saranno delle sugose sorprese🍝

Vi aspettiamo sulla scena del crimineeee

💥 NIGHTHAWKS AT GENZE’S: VENERDÌ 31 ottobre  Vi aspettiamo per un evento magico, soffuso, ipnotico.🌀 Immagini che esplod...
27/10/2025

💥 NIGHTHAWKS AT GENZE’S:

VENERDÌ 31 ottobre
Vi aspettiamo per un evento magico, soffuso, ipnotico.🌀

Immagini che esplodono, suoni che graffiano, mondi che collidono. Non è una proiezione: è un blob che ingoia stili, epoche, sogni distorti e scarti culturali.
La musica jazz di accompagnerà un montaggio selvaggio dove il kitsch si scontra con l’arte, il sacro col trash, il vintage col delirio.
Un flusso ipnotico che non da’ tregua, non spiega, non chiede permesso.

A seguire balleremo liberi con 🕺🏼
Il tutto immerso in una atmosfera e ambientazione a tema jazz bar, casinò: stupiteci!🎰

Vieni a perderti. O a trovarti nel caos.

•⁠ QUANDO? Martedì 31 Ottobre, dalle 20:00 🗓️
•⁠ ⁠DOVE? Spazio Zephiro 🏠
•⁠ ⁠⁠PIANO BAR Stefano Nardon 🎹
•⁠ ⁠DJ SET dj Magenta 🎧

Indirizzo

Via Sile 24, Int . 23
Castelfranco
31033

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