Amicanapa Bari

25/07/2025

Distributore automatico h24 attivo presso le nostre sedi di bari corso benedetto croce 76d e Bisceglie (BT) via Amendola 42

25/05/2025

Prime conseguenze del decreto sicurezza: vietata la produzione di infiorescenze di canapa, scattano i licenziamenti. I sindacati chiedono misure straordinarie a Comune e Regione

09/05/2025

Solitamente raccontiamo la cronaca dell'uscita serale del martedì , oggi invece vogliamo parlare di quello che abbiamo fatto prima dell'uscita.
Siamo stati da Nives, alla Taverna Santa Chiara era già in programma da tempo questa visita, e mai c'è parso così necessario esserci come oggi.
La stima e l'affetto verso Nives e le altre magiche persone della Taverna risale a parecchi anni addietro.
Non solo per il costante, generoso e preziosissimo supporto che Nives, Giovanna e il loro gruppo hanno dato nel corso degli anni e che continuano a darci, ma per essere un presidio d'Umanità con la panchina letteraria, ( informatevi se non sapete cos'è), per la Mensa solidale che si faceva in epoca pre-covid e pre-turistificazione selvaggia, per l'aiuto dato ai senza fissa dimora durante il lockdown e tante altre lodevoli iniziative, tra cui quella di supportare le vittime della mattanza in corso a [email protected]@.
Anche noi prendiamo posizione contro lo schifo imperante e il verminaio che s'è scatenato contro una Giusta e i suoi soci e dipendenti, colpevoli solo di sostenere la campagna Spazi liberi dall'apartheid isr@&li@no e di fingere che è tutto ok e che non sta accadendo nulla, come fanno i nostri squallidi governanti e chi comanda il mondo.
Un' ultima parola la rivolgiamo a chi amministra questa città:
Vergognatevi!!

Noi resteremo umani

24/04/2025

Non poteva che andare così: il codice della Strada di Matteo Salvini finisce ufficialmente davanti alla Corte Costituzionale. E non per una, ma per ben tre probabili violazioni della Costituzione.

A portarcelo è il caso di una donna. La notte di Natale, tampona un’auto e viene portata in ospedale. Ai medici racconta di aver assunto dopo l’incidente tre gocce di En, un comune ansiolitico, e un farmaco con codeina, su prescrizione.

Le analisi delle urine rilevano tracce di oppiacei. Ma quelle farmacologiche (sul sangue) danno esito negativo: nessun effetto attivo al momento della guida. Perché? Perché l'analisi delle urine rivela presenza di sostanze anche a settimane di distanza dall’assunzione. Per il sangue, invece, massimo 72 ore.

Eppure, la donna rischia l’arresto, una multa fino a 6.000 euro e la sospensione della patente fino a due anni.

Perché la nuova legge di Salvini non distingue più se eri davvero alterato alla guida. Punisce chiunque abbia assunto una sostanza, a prescindere da effetti, tempi o circostanze. Anche se l’hai presa giorni prima. Anche se l’hai presa dopo.

Una follia giuridica.

Per questo la gip di Pordenone e il pm Enrico Pezzi hanno rimandato tutto alla Corte. Perché, dicono, questa norma potrebbe violare il principio di uguaglianza, la certezza del diritto e la funzione rieducativa della pena.

E in effetti punire chi non è alterato, chi non rappresenta un pericolo non ha nulla a che vedere con la sicurezza stradale.
Ha a che vedere con la propaganda.

Quella che trasforma un problema serio in uno spot elettorale.
Quella che fa danni, ma basta che funzioni nei sondaggi.
Quella che adesso, per fortuna, rischia di finire sotto una bocciatura solenne.

Quella della Consulta.

24/04/2025