
02/07/2025
"La mostra è intesa come una città babelica: sovrapposta, frammentata, in perenne trasformazione. Non c’è un ordine da trovare, ma una convivenza da attraversare.”
Babele è una mostra collettiva che nasce da una open call internazionale rivolta ad artistə di ogni disciplina. A cura di Lucrezia Nardi, e ospitata negli spazi di Spazio Musa, l’edizione 2025 raccoglie opere che si muovono tra linguaggio e incomunicabilità, glitch e stratificazione, verticalità e caduta.
Babele è un caos entropico e vivo. Le stanze della mostra sono suddivise per temi, come se fossero i piani di una torre infinita, costruita da voci multiformi e multistrato. Babele è una città nel cuore della città, che prende forma nelle sue parti più sotterranee, nelle aree sottostanti e meno visibili: è il sottosuolo che prende vita, ancora una volta, grazie alle voci degli artisti.
Questa edizione si configura con un primato della pittura — una presenza fortissima tra le oltre 120 candidature ricevute — che fa riflettere sul senso dell’immagine statica in un mondo in continua accelerazione. La mostra diventa così il risultato di una ricerca curatoriale, ma anche uno spazio di riflessione sulle pratiche artistiche contemporanee, un’indagine sulla loro temperatura sociale, politica, simbolica. Babele non è quindi soltanto una mostra, ma un archivio vivente. Ogni edizione si configura come un’eco corale e plurale, una chiamata collettiva alle arti. Il tema, volutamente aperto, consente ogni anno nuove modalità di accostamento tra le opere, provenienti da tutta Italia e da contesti internazionali. Ne emerge un sottofondo sonoro disordinato e imprevedibile, composto da visioni che si ricompongono in una forma solo apparentemente casuale, ma in realtà profondamente rigorosa.
Il progetto nasce da una selezione curatoriale realizzata da Lucrezia Nardi, individuando circa 50 artistə le cui opere spaziano tra pittura, videoarte, scultura, installazione partecipativa, performance e linguaggi multimediali.
Lucrezia Nardi