27/05/2025
Hai mai provato a guardarti davvero negli occhi? Non nello specchio, non per controllare se sei stanca, bella o a posto. Ma per incontrarti. In quel punto preciso in cui il tuo sguardo si fa fragile e il cuore rallenta. Se riuscissi a guardarti più a fondo, potresti vederla: la bambina che sei stata. Sta lì da sempre, in silenzio.
A volte sussurra nei sogni, altre volte urla sotto forma di ansia, solitudine, fame emotiva o stanchezza esistenziale. Sta lì, ferma in quel tempo dove nessuno le ha spiegato abbastanza, dove non è stata accolta come avrebbe avuto bisogno, dove ha imparato a cavarsela da sola troppo presto
Le emozioni che non sono state contenute non scompaiono. Restano, incapsulate nella memoria del corpo e del cervello.
Il nostro sistema nervoso le registra, le conserva,
e nei momenti più fragili… le riattiva.
Quella paura che provi oggi — quel nodo allo stomaco,
quella voce interiore che ti dice “non sei abbastanza” —
non nasce da oggi.
È la voce antica di una bambina che non è stata rassicurata.
Che ha imparato a sopravvivere
senza sentirsi davvero protetta.
Non è colpa tua.
Il tuo cervello ha fatto il meglio che poteva.
Ha costruito difese, ha congelato parti vulnerabili,
ha evitato il dolore creando distanza da te stessa.
Ma oggi, da adulta, puoi fare qualcosa di straordinario:
riattivare il legame con quella bambina interiore.
Puoi dirle, con la forza che ora hai:
"Perdonami per aver avuto paura. Ma ora ci sono."
È in quel momento che la guarigione inizia.
Quando il tuo sistema nervoso sente che ora può fidarsi.
Che c’è finalmente qualcuno — tu — in grado di reggere,
accogliere, contenere.
Non si tratta di tornare indietro.
Si tratta di dare al passato un nuovo significato.
E diventare, oggi, l’adulto che avresti voluto avere accanto.
Questo post è dedicato a chi si è sentito troppo a lungo senza un posto sicuro dove posare il cuore.
A chi ha imparato ad avere paura del proprio sentire, perché nessuno gli ha insegnato a reggerlo.
E anche a me, per essermi persa.
Per aver lasciato indietro quella bambina che chiedeva solo di essere accolta ❤️
Con affetto Ana Maria
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