
18/08/2025
IL PRESIDENTE HA RAGIONE… O FORSE NO
Riprendo il discorso sugli abbonamenti, già ampiamente trattato dai giornalisti.
Nel mio piccolo – e non essendo giornalista di professione – mi permetto di esprimere la mia opinione.
Il dibattito ruota intorno al fatto che il presidente Manzo si sia detto deluso dalla campagna abbonamenti, lasciando trapelare una certa critica, più o meno velata, nei confronti dei tifosi.
A mio avviso, il presidente Manzo ha ragione… ma forse anche no.
Ha ragione perché avrebbe voluto vedere riconosciuti i suoi sforzi a 360 gradi: dalla ricostruzione dello stadio, alle importanti migliorie delle strutture, fino alla costruzione di una rosa competitiva, sulla carta molto più forte di quella della passata stagione. Una stagione che, ricordiamolo, si è chiusa con un quinto posto e con l’amaro in bocca per i playoff mancati.
Tutti questi sforzi meritavano maggiore attenzione ed entusiasmo, che in concreto si sarebbe dovuto tradurre almeno nel superamento della soglia dei duemila abbonamenti.
Da questo punto di vista, il presidente ha ragione… ragione da vendere.
Ma ci sono anche motivazioni altrettanto valide che spiegano perché molti tifosi abbiano avuto delle remore.
Il periodo economico è complicato: fare la spesa quotidiana è già, di fatto, un “abbonamento” per mantenere la famiglia. Spendere qualche centinaio di euro tutti insieme diventa difficile; è molto più semplice pagare di volta in volta qualche decina di euro per il biglietto.
Inoltre, le partite giocate di venerdì, sabato, domenica o lunedì rappresentano un problema per chi lavora. Se il weekend può essere gestibile, gli altri giorni riducono notevolmente le possibilità di presenza allo stadio.
Infine, fare paragoni con il numero di abbonamenti di altre piazze non ha molto senso: significherebbe non conoscere la storia dell’Arezzo e degli aretini.
Sono però certo, al cento per cento, che se l’Arezzo riuscirà a trascinare i suoi tifosi con il gioco e con i risultati, non ci saranno venerdì o lunedì che tengano: molti saranno pronti a prendersi persino mezza giornata di ferie pur di esserci.
Può starne sicuro, presidente Manzo.
Riccardo Bonelli