Il Giardino dei Ciliegi

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Il Giardino dei Ciliegi “Un giorno, di cui non posso scrivere al presente, i ciliegi saranno fioriti”, scrisse Christa Wolf dopo la catastrofe di Cernobyl.

CENTRO IDEAZIONE DONNA: Laboratori di scrittura creativa ed attività culturali, con l'intento di contribuire alla diffusione del pensiero e delle pratiche femministe, oltre che a creare un dialogo fra diversità. Da qui nasce l'attività de Il Giardino dei Ciliegi, attiva dal 1988 con l'intento di contribuire alla diffusione del pensiero e delle pratiche femministe, oltre che a creare un dialogo fra

diversità, rappresentando un crocevia di esperienze e incontri. Diventata una vera istituzione in città, Il Giardino dei Ciliegi si dedica da anni alla promozione delle pari opportunità soprattutto nelle scuole, al contrasto agli stereotipi di genere, ai temi dell'intercultura, della migrazione, dell'accoglienza, dei movimenti delle donne, delle teorie e pratiche femministe e queer attraverso incontri, seminari, convegni e corsi.

19/08/2025

Il convegno "Diffrattivamente, con amore. Per condividere ancora le eredità plurali di Liana Borghi" presso Il Giardino dei Ciliegi si avvicina, oggi condividiamo la presentazione preparata da Clotilde Barbarulli.

17/08/2025

- Omaggio -

…E siamo noi a far bella la luna
con la nostra vita
coperta di stracci e di sassi di vetro.
Quella vita che gli altri ci respingono indietro
come un insulto,
come un ragno nella stanza.
Ma riprendiamola in mano, riprendiamola intera,
riprendiamoci la vita,
la terra, la luna e l'abbondanza.

Claudio Lolli

28 marzo 1950, Bologna
17 agosto 2018, Bologna

https://youtu.be/_Mb5RnDF7CY

17/08/2025

Un appuntamento importante con la memoria, quella di Pieve Santo Stefano. Il paese che oggi tutti conoscono come Città del diario, non dimentica la sua stessa storia.

Nell’agosto del 1944 l’esercito tedesco minò e distrusse Pieve. Oggi, più di ottant’anni dopo, la comunità ritrova voce con un nuovo progetto: “I muri parlano”.

Venti mattonelle con QRcode, collocate nel centro storico, apriranno squarci di memoria attraverso racconti audio e video. Il progetto, ideato da Diego Dalla Ragione e realizzato dall’Archivio Diaristico Nazionale insieme a Promemoria ODV e al Comune di Pieve Santo Stefano, prende forma in occasione di due incontri pubblici.

🗓️ Il primo è sabato 23 agosto, alle ore 18, in piazza Plinio Pellegrini e un’ala del Palazzo Comunale, dove Camillo Brezzi e Natalia Cangi inaugureranno idealmente il percorso raccontando la storia di una delle prime mattonelle, dedicata ad Adriano Cascianini, testimone vivente di quell’estate. Cascianini, all’epoca giovanissimo, visse la protesta popolare che convinse i “Monuments Men” a lasciare a Pieve la pala di Andrea della Robbia, oggi custodita nella Collegiata di Santo Stefano.

Il pomeriggio continuerà con un secondo appuntamento: Mario Perrotta porterà “Tra voci di carta” fuori dalle stanze del Piccolo museo del diario, in una tappa speciale dedicata proprio alle memorie di Cascianini.

Vi aspettiamo a questo doppio appuntamento con la memoria, nel cuore di Pieve.

***

📷 Nella foto: il Palazzo Comunale nell’agosto del 1944 – Archivio Fotografico Livi

17/08/2025

Vi presento Simba. L’ho adottato qualche mese fa da un rifugio, dove era rimasto troppo a lungo. Tutti lo ignoravano. Lo guardavano e se ne andavano dicendo: “Fa paura”, a causa dei suoi occhi intensi e dei segni particolari sul muso.
Io però ho visto altro.
Ho visto un gattino solo che chiedeva solo una possibilità. Un’anima dolce, piena d’amore, in attesa che qualcuno lo notasse davvero.

La prima notte si è nascosto. La seconda ha appoggiato la testa sulla mia gamba. Oggi mi segue ovunque, dorme accanto a me e fa le fusa solo se lo guardo. Ora sa che ha finalmente una casa.

Simba non è spaventoso: è unico. È raro. È bellissimo.
E mi ha insegnato che spesso le anime più straordinarie sono proprio quelle che gli altri non vedono. ❤️🐾

17/08/2025

LM va in vacanza, ma ad agosto vi accompagnano i consigli della redazione.
Quello di oggi é di Silvia Neonato: "Questioni di famiglia" di Cinzia Pennati (Sperling & Kupfer, 2025).

«Un romanzo sincero, profondo, che si legge con piacevolezza, come gli altri libri di Cinzia Pennati, buona ritrattista delle famiglie contemporanee, con i loro tic, i vizi e le virtù, l’affetto e la gelosia, la rabbia e la solidarietà. In Questioni di famiglia, chi racconta è Amanda, terza figlia di Aurelio e Anna De Santis, lui piccolo imprenditore, lei casalinga, madre e ora nonna con una passione smisurata per le piante grasse, che coltiva in una piccola serra che si è ricavata in giardino, tanto preziosa per lei da nasconderla a tutta la famiglia. La serra è il rifugio e la consolazione di una donna che ha vissuto esclusivamente per marito, figlie e nipoti, dopo essere stata abbandonata dalla propria madre (si scoprirà poi come e dove). Per ogni capitolo di Amanda ce n’è uno di Anna, la madre: i loro sguardi forniscono due fotografie, due visioni della stessa dinamica familiare con i suoi vivaci e spesso affaticati protagonisti, alle prese con i fatti della vita.
Amanda ama molto la madre Anna e la ritiene solida e incrollabile a differenza di se stessa, separata, mamma incasinata di un ragazzino, Teo, e di una bimba, Bianca, in procinto di scegliere un altro uomo e di perdere il lavoro. Anche le sue sorelle trovano nella madre un incrollabile bastione che sempre accoglie e tiene a bada le ripetute crisi ipocondriache del marito e le altrettanto ripetute crisi familiari della maggiore, la bella Violante, che ha marito e figlia, e di Fiammetta, madre di una ragazzina e di due gemelli turbolenti e abbastanza antipatici a tutta la famiglia. Non vi dirò altro se non che i mariti e i fidanzati restano sullo sfondo, mentre saranno due donne a risanare i cuori feriti di Amanda e Anna, due amiche. Perché i patti tra donne ci rendono più forti e capaci di ritrovare noi stesse».

14/08/2025
14/08/2025

Circa 4.300 anni fa, nel cuore della Mesopotamia, visse Enheduanna, la principessa accadica e somma sacerdotessa del dio-luna Nanna nella città di Ur, figlia del re Sargon di Akkad.

Vissuta nel XXIV secolo a.C., Enheduanna compose inni e poemi in lingua sumera, tra cui il celebre “L’esaltazione di Inanna”, dedicato alla dea dell’amore e della guerra. I suoi scritti, incisi su tavolette di argilla, rappresentano non solo un capolavoro religioso e poetico, ma anche la prima testimonianza nella storia di un’opera firmata.

Il cosiddetto “Disco di Enheduanna”, ritrovato dagli archeologi a Ur, ne tramanda l’immagine e l’iscrizione: prova concreta che quella voce apparteneva a una persona reale.

Oggi Enheduanna è considerata la madre fondatrice della letteratura mondiale. Una donna che, migliaia di anni fa, già sapeva quanto le parole potessero attraversare il tempo e la storia.

14/08/2025

Di seguito riportiamo tutti i casi monitorati nel 2025. Nella tabella è possibile scorrere in orizzontale per vedere tutte le colonne con le informazioni. La paginazione permette di navigare in tutte le righe della tabella. I grafici mostrano i dati e la nostra analisi.

14/08/2025
13/08/2025
13/08/2025

Ventisette cadaveri recuperati, quasi altrettanti dispersi. L’ultima strage di migranti si consuma a poche miglia dalla riva di Lampedusa. La barca lasciata senza soccorso fino a che non ha fatto naufragio. Tra le vittime un bambino di un anno. Minacciava i confini

La prima del 14 agosto

13/08/2025

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