
21/08/2025
Care Giraffe,
oggi la Giraffa avrebbe voluto andare a Baratti, un po' perché in un bar dove si è fermata a mangiare un panino le hanno detto che lì il mare è proprio bello e un po' perché ha letto che in quella zona è pieno di Etruschi.
Alla Giraffa piacciono gli Etruschi, così longilinei e aggraziati, sempre intenti a banchettare sdraiati sui divani, anche da morti, a suonare quei pifferi doppi che chissà che suono facevano. E poi avevano dei gioielli così raffinati e contatti con tutto il Mediterraneo, che in quei tempi era il mondo... ma sono anche misteriosi gli etruschi, un po' greci, un po' romani, un po' egiziani e fenici, un po' tante cose, insomma la Giraffa pensa che gli etruschi dovevano godersela un bel po'.
E ha letto che sono diventati così perché vivevano attorno alle colline metallifere, e quindi avevano un bel po' di materie prime da vendere per diventare ricchi e felici.
E siccome le colline metallifere ci sono ancora ha pensato che dopo tutti questi secoli di sviluppo di quella fantastica civiltà quei posti devono essere ben ricchi e ben felici.
La barista, che si chiamava Leda, le ha detto "sì sì, vai a Piombino bimba, vai alla Lucchini lo vedi come siam ricchi e felici noi etruschi. Il panino te loffro io che a vederti mi pari un po' etrusca anche te"
E allora la Giraffa è andata.
E ha scoperto che la Lucchini era la seconda acciaieria d'Italia e dava lavoro a migliaia di persone e a Piombino era un po' come una mamma.
Ma adesso la fabbrica l'ha trovata vuota, ferma, buia e metteva un'angoscia addosso, sembrava un luna park quando piove, che infatti piove. E c'era uno che stava caricando dei tubi su un camioncino che gli ha detto che sono più di dieci anni che la fabbrica non è più la mamma di nessuno, che alla fine non lo è mai stata; era una matrigna semmai, come quella di Biancaneve, che la vuole veder morta. Perché le pare di aver capito che questi Lucchini, che erano i padroni, hanno fatto un sacco di soldi, ma non gliene importava mica niente di tutti quelli che lavoravano per loro, e nemmeno delle loro famiglie e nemmeno dei loro bambini. Tantomeno delle bambine. E le pare di aver capito che per continuare a banchettare sempre di più, sdraiati sui divani, con d'intorno quelli che suonano i pifferi e mantenere contatti con tutto il mondo, che adesso è questo il Mediterraneo, piano piano hanno di fatoo rubato i soldi di quelli che lavoravano, che poi vuol dire rubargli il tempo, rubargli la vita. E poi tutta una serie di promesse, milioni di soldi spesi in promesse, fatte anche da altri che non si chiamavano più Lucchini ma che alla fine è uguale, che i padroni son tutti Lucchini, insomma, hanno tutti fatto tanti soldi ma la fabbrica a un certo punto si è spenta.
Poi quel signore che caricava i tubi, che si chiamava Atos, ha finito di caricare il i tubi e le ha detto "Bòna bimba, te non mi hai mai visto" ed è partito facendo un puzzo che faceva schifo.
La Giraffa ha pensato che non si fa mica così però.
Come tutti i Lucchini, non come Atos.
O forse sì, se lo possono fare sarà normale fare così, e forse anche al tempo degli etruschi era così e diciamo "civiltà" perché ormai son tutti morti e ne sappiamo poco e ci restano solo dei bellissimi vasi e gioielli raffinati, ma a viverle da dentro forse le civiltà funzionano tutte uguali e sono sempre un bel po' incivili
Poi è uscito un po' di sole, la Giraffa è andata a Baratti, ha preso un ghiacciolo all'acacia e si è tuffata in quel bellissimo sprazzo di Mediterraneo, e mentre stava sott'acqua, con gli occhi chiusi, le è parso di sentire come un canto di balena.
🦒 seguite la Giraffa, ella sa che nella Savana per un Atos costretto a vivere di espedienti c'è una Leda che gli offrirà un panino.